terezin. artisti tra le ceneri
Roma, Teatro Vittoria - gennaio 2015: Terezín. Artisti tra le ceneri nasce dall'incontro dell'idea dei musicologi e musicisti Guido Barbieri e Annalisa Pavoni con Lazio InScena, progetto di alta formazione professionale cofinanziato dalla Regione Lazio - FSE.
I corsi Lazio InScena, a cui ho aderito anch'io in qualità di allieva del corso per Tecnico della fotografia e riprese video, che hanno formato drammaturghi, attori, scenografi, registi, fotografi, coreografi, costumisti, macchinisti teatrali, organizzatori di eventi, ecc., sono poi confluiti nella realizzazione di questo spettacolo teatrale.
Terezìn è una drammaturgia scritta da quattro ex allievi del corso formazione per Drammaturgo teatrale di Lazio InScena, Matteo Ciocci, Alessio Moneta, Valentina Rizzi, Alessandra Verdura, e liberamente tratta dal testo originale scritto nel gennaio 2014 dagli 11 allievi dello stesso corso con la supervisione della docente Marzia G. Lea Pacella.
Sul palco: attori Daniele Ponzo, Livia Lucina Ferretti, Federico Balzarini, Alessio Moneta, Tiziano Ferracci, Giulia Elettra Illuminato, Francesca Marchionne, Renato Vizziello, Sebastian Gimelli Morosini e Emanuele Baldoni; soprano Jessica Loaiza; mezzosoprano Andrea Trueba; tenore Giorgio D'Andreis; basso Claudiano Colletti; pianista Lorenzo Carulli.
La storia, realmente accaduta, narra le vicende di alcuni artisti ebrei deportati nel campo di concentramento di Terezín, alle porte di Praga. Inizialmente concepito come un ghetto per anziani e decorati della prima guerra mondiale, Terezín divenne ben presto un campo di concentramento per i Prominenten, le grandi menti ebree. Scienziati, artisti e letterati, uomini e donne noti alla platea internazionale e per questo più difficilmente deportabili direttamente nei campi di sterminio.
A Terezín per alcuni periodi fu tollerata e addirittura incoraggiata l'attività artistica dei deportati. Concerti e spettacoli vennero ripresi nel film di propaganda Der Führer Schenkt den Juden eine Stadt (Hitler dona una città agli ebrei) per rassicurare il mondo intero sulle condizioni degli ebrei nei campi di concentramento.
I protagonisti della drammaturgia sono Rafael Schächter, famoso direttore d'orchestra, Valtr, un suo corista con la fidanzata Vera, il grande critico e musicista Viktor Ullmann, compositore dell'opera lirica L'imperatore di Atlantide e il suo librettista, il talentuoso Peter Kien (poeta e ritrattista), la famosa pianista Alice Herz-Sommer e l'innovativa disegnatrice Friedl Dicker Brandeis, l'attore e regista Kurt Gerron, il comandante delle SS e un suo sottoposto. I musicisti di cui si narrano le vicende, tra i maggiori in Europa nella prima metà del Novecento, furono deportati da Terezín ad Auschwitz tutti assieme, tranne Alice, in un'unica notte. Era l'autunno del 1944 e il mondo perdeva in un soffio migliaia di artisti. Musica dal vivo, arte e sopravvivenza sono le centralità di questa drammaturgia.
I corsi Lazio InScena, a cui ho aderito anch'io in qualità di allieva del corso per Tecnico della fotografia e riprese video, che hanno formato drammaturghi, attori, scenografi, registi, fotografi, coreografi, costumisti, macchinisti teatrali, organizzatori di eventi, ecc., sono poi confluiti nella realizzazione di questo spettacolo teatrale.
Terezìn è una drammaturgia scritta da quattro ex allievi del corso formazione per Drammaturgo teatrale di Lazio InScena, Matteo Ciocci, Alessio Moneta, Valentina Rizzi, Alessandra Verdura, e liberamente tratta dal testo originale scritto nel gennaio 2014 dagli 11 allievi dello stesso corso con la supervisione della docente Marzia G. Lea Pacella.
Sul palco: attori Daniele Ponzo, Livia Lucina Ferretti, Federico Balzarini, Alessio Moneta, Tiziano Ferracci, Giulia Elettra Illuminato, Francesca Marchionne, Renato Vizziello, Sebastian Gimelli Morosini e Emanuele Baldoni; soprano Jessica Loaiza; mezzosoprano Andrea Trueba; tenore Giorgio D'Andreis; basso Claudiano Colletti; pianista Lorenzo Carulli.
La storia, realmente accaduta, narra le vicende di alcuni artisti ebrei deportati nel campo di concentramento di Terezín, alle porte di Praga. Inizialmente concepito come un ghetto per anziani e decorati della prima guerra mondiale, Terezín divenne ben presto un campo di concentramento per i Prominenten, le grandi menti ebree. Scienziati, artisti e letterati, uomini e donne noti alla platea internazionale e per questo più difficilmente deportabili direttamente nei campi di sterminio.
A Terezín per alcuni periodi fu tollerata e addirittura incoraggiata l'attività artistica dei deportati. Concerti e spettacoli vennero ripresi nel film di propaganda Der Führer Schenkt den Juden eine Stadt (Hitler dona una città agli ebrei) per rassicurare il mondo intero sulle condizioni degli ebrei nei campi di concentramento.
I protagonisti della drammaturgia sono Rafael Schächter, famoso direttore d'orchestra, Valtr, un suo corista con la fidanzata Vera, il grande critico e musicista Viktor Ullmann, compositore dell'opera lirica L'imperatore di Atlantide e il suo librettista, il talentuoso Peter Kien (poeta e ritrattista), la famosa pianista Alice Herz-Sommer e l'innovativa disegnatrice Friedl Dicker Brandeis, l'attore e regista Kurt Gerron, il comandante delle SS e un suo sottoposto. I musicisti di cui si narrano le vicende, tra i maggiori in Europa nella prima metà del Novecento, furono deportati da Terezín ad Auschwitz tutti assieme, tranne Alice, in un'unica notte. Era l'autunno del 1944 e il mondo perdeva in un soffio migliaia di artisti. Musica dal vivo, arte e sopravvivenza sono le centralità di questa drammaturgia.